Il suono opaco delle anime sbiadite,
la lentezza del vento tra i cespugli incolti,
le ombre rosse nel vellutato manto della sera.
C'era una vecchia chiave oltre il tempo
per aprire la stanza
dall'orologio fermo.
V'erano mille quadri dal sorriso scarno,
abbandonati, immobili, distanti,
a raccogliere polvere di stelle.
Hanno ucciso ciò che regnava nell'alba.
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