Destino Ardente

Un pianto. 
La scacchiera sbattuta ai piedi dei tavoli in ebollizione,
il sangue in catena,
nella mente lievi passi in mattine perplesse. 
Ci siamo abbracciati incatenati a quei tavoli da gioco,
le promesse infrante tra i perduti rovi di rose
in procinto di svegliarsi. 
Una dama pianse per la perdita del figliol prodigo,
una saetta tra terra e cielo
e tra nuvole di vapore
e ciò che resta, di noi. 
Una nave su cui salpare,
un chiodo da fissare,
l'inferno su cui passare
per ritornare a camminare. 
Lasciare le candele accese in casa provocherà un incendio,
ma chi ha gli occhi senza velo vedrà che ciò che brucerà
saranno solo i rimasugli di una piccola illusione.

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