Non si può
non notare che la società odierna è fondata sull'imitazione e sul
susseguirsi di mode che influenzano la nostra vita.
L'uomo è
da sempre spinto nel desiderare di possedere ciò che gli altri hanno
ma che a lui manca, sia che si tratti di soldi o perfino persone, non
potrà fare altro che vivere con la propria invidia.
La società
ti mette davanti una serie di modelli da seguire, quelli che crediamo
siano degli esempi per migliorare le nostre vite, quando invece sono
solo il frutto di una mente limitata e senza coscienza, vecchia e
malata, nella presunzione di conoscere ciò che è l'uomo e
l'universo.
Nuotiamo
costantemente sulle onde di un'immagine che crediamo reale ma che in
realtà è fittizia, almeno quanto lo è l'immagine che ci siamo
fatti di noi stessi.
La società
è conformista perché siamo noi stessi ad essere diventati conformi
a certe abitudini, a certi schemi comportamentali, ritenendoli una
cosa comune, "normale".
La massa di
persone si crede normale perché segue quest'onda, quella di minor
resistenza, che è la stessa che ci tiene addormentati, ma in
realtà più che normale bisognerebbe dire che è comune, priva
di ogni volontà individuale.
Le persone oramai
"vivono" per imitazione, si imitano l'un l'altra, c'è
chi possiede un cellulare all'ultima moda, chi una macchina ultra
moderna e chi il computer tecnologicamente avanzato, ma il peggio è
che l'affascinazione delle persone fa si che questi oggetti diventino
un culto per le masse, un ideale da valorizzare, un qualcosa da
possedere a tutti i costi altrimenti sei fuori da questo
recinto.
Infatti per
coloro che non bramano queste cose, o semplicemente non si pongono il
problema di aggiornarsi ogni minuto, spendendo i loro sudati soldi
per cose così futili, essi si ritrovano presto esclusi dal circolo
del "modernismo", dovendo, purtroppo, ritornare alla realtà
dei nostri giorni e quindi venir inghiottiti di nuovo nel
circolo della morte.
Ciò che
voglio dire è che il progresso tecnologico ci deve essere, ma deve
essere guidato da un'altra "spinta".
A che
servono tutte queste cose se poi ci ritroviamo addormentati davanti
ad esse? A che serve ritrovarsi con milioni di euro e
altrettanti lussi e privilegi, se comunque non si può sfuggire alla
realtà dei fatti? Quale? Che prima o poi dobbiamo morire e
tutte queste cose non ce le possiamo portare dietro.
Queste sono
solo cose effimere, passeggere, un piacere temporaneo, giusto per
farci chiudere un occhio davanti alla realtà e distrarci da ciò che
veramente è importante, l'individuo.
Perchè allora
fermarsi all'apparenza?
Ogni essere
umano ha le proprie virtù, i propri segni
caratteristici, la propria personalità, ciò che fa la società non
è valorizzare l'essere ma renderci tutti uguali, come degli automi.
Questa è
una società autodistruttiva, malata, ma perché è l'essere umano ad
essersi "ammalato" e vivere continuamente una vita che è
simile ad un sogno.
Esiste una
possibilità a tutto questo, che è imboccare la strada che la vita
ha riservato unicamente per noi, però prima è necessario lasciar
andare tutti gli schemi che ci siamo autoimposti durante la vita e
che il sistema continuamente ci fa proteggere.
E'
da qui che incomincia la vera rivoluzione.
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