Silenzio tra i Barbari in Guerra

Dentro il covo un demone si contorce,
beve il veleno,
inghiotte lo spirito.
La presenza è scomparsa
lasciando posto a rivoli di barbari armati di rabbia,
lente e scoscese vie coperte di cenere.
Le fiaccole del mattino si sono spente all'ebrezza del vecchio vino,
le porte della casa si sono aperte ai tessitori della notte.
Vi sono ragni che tessono tele di pietra,
nelle loro gabbie di acciaio mordono i viaggiatori
che troppo si avvicinano al tesoro.
Una mancata speranza ha acceso le menti
dove i ladri non rubano più,
si sono lasciati cullare dal lento disgelo.
Il ricordo dei passerotti sugli olivi in fiore
portano il mondo a nuova vita,
gli argentei picchi che scavano la tomba nella terra salata.
Oltre le mura di marmo c'è chi ha sconfitto i barbari con il silenzio.

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