Il Quadro Etereo

Una lucciola attratta dalla luce di una lanterna
persa negli addii del mondo,
così era il sogno
che ci lasciava sognare. 
Era come rincorrersi tra i viali di una città
che ci mordeva,
ci annientava con pensieri sporchi,
abbandonati alla malattia di se stessi. 
Avevamo la capacità di luccicare nel cielo notturno,
tra i lampioni e le persone sedute a lasciarsi morire,
il profondo odore di chi mangia l'amore. 
Era la perfezione dell'imperfezione.
Il luccicante oblio dei colori. 
Un quadro disegnato senza vedere,
senza parlare,
con il silenzio in un pennello
colorato da colori caotici. 
Si vive per morire
e morire per vivere,
è la legge custodita tra le tele eteree
del nostro quadro.

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