Svegliare la coscienza. Il cammino della rivoluzione

L'uomo vive la sua vita come in un sogno, pensa di essere qualcuno, di avere il potere di scegliere, ma in realtà è solo vittima degli eventi e dei suoi stati interni emozionali. 
Sono rare le volte in cui prende coscienza del suo stato di sonno profondo, del fatto che c'è qualcosa che non quadra nel mondo e nella sua vita.
Questa comprensione di come stanno le cose è temporanea e se non c'è una spinta interna si finisce per rimanere di nuovo nella ruota del mondo.
In realtà quell'evento non ci ha fatto diventare svegli o illuminati, ci ha solo fatto vedere attraverso la fessura della porta, intraprendere un percorso di rivoluzione è tutt'altra cosa. 

Occorre fare sforzi ripetuti nel tempo e sacrifici volontari per poter rimanere svegli, c'è da distruggere una certa meccanicità che hanno preso le nostre azioni, rompere i gesti abitudinari, quella di tenere la coscienza sveglia non è una passeggiata ma una bella impresa. 
Ci saranno sempre stimoli esterni che ci faranno sviare dal percorso di rivoluzione, perché quando incominci ad andare contro corrente è normale incontrare degli ostacoli, poiché questa è la via di maggior resistenza.

L'attuale umanità percorre una via di minor resistenza, fa quello che fa la massa, perché è più semplice percorrere una strada in discesa piuttosto che una in salita. 
Vi lascio qui una frase di  Ouspensky che descrive appieno questa cosa: 
Se un uomo potesse comprendere tutto l’orrore della vita delle persone comuni, che girano intorno a una serie di interessi e scopi insignificanti, se potesse capire quello che essi perdono, capirebbe allora che ci può essere una sola cosa veramente importante per lui: sottrarsi alla legge generale, essere libero. Che cosa può essere importante per un uomo che si trova in prigione ed è stato condannato a morte? Solo una cosa: sapere come salvarsi, come fuggire. Niente altro sarebbe importante per lui”.

L'uomo che tenta di rimanere sveglio sarà sempre condannato, martoriato e deriso fino alla morte, ma in lui brilla la speranza di poter illuminare questo mondo e spezzare il velo dell'illusione. 
Troppe cose convergono nella medesima sorte, quella sorte che porta all'annullamento dell'essere e rimanere addormentati. 
E' necessario veramente ritornare a "casa", ma la casa non è altro che quello stato che ci connette a chi siamo veramente, ma questo lo può fare solo chi prima si è posto le giuste domande.

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