C'erano
delle cornici tra i chioschi in rivoluzione,
lente
grida dei passeri smarriti tra i rovi incantati.
Le
oscure memorie furono spezzate tra chi passava e viaggiava
oltre
il proprio inferno,
un
suono opaco sulla scrivania della nostra pelle.
Tremori
antichi scuotono ancora i nostri corpi,
un
tuffo nel gelo primordiale
oltre
le vallate dense di nebbia.
Lo
scudo ci protegge,
diventiamo
l'azzurra sinfonia del pensiero,
come
fossimo serpenti piumati in danza
al
cospetto dell'arcobaleno.
La
natura incita a correre sopra le spine
tra
i chiodi degli uomini in guerra
tra
di loro,
solo
morte e vittoria bucata.
Ecco
il segreto,
si
eleva l'anima per arrivar fino al tramontar del sol.
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