Ho
tessuto tele sulle braccia del mondo,
il
cuore divenuto sparviero del vento,
la
voce che si ode al di là del tempo.
La
fusione dei corpi come galassie iridescenti,
ci
siamo dimenticati delle leggi,
le
abbiamo trasformate in armi
per
i nostri sogni.
Volare
insieme, tra i prati in morte
e
resurrezione delle rose,
le
anime antiche che sbocciano sfavillanti
nel
lento crepuscolare.
Solo
le ombre temono
chi
dagli occhi fa sgorgare la pazienza
del
primordiale battito,
una
spada fiammeggiante sul tetto delle nostre labbra.
Quando
si beve dai suoi occhi
torna
la vita in cavalcata,
nessuna
resa è migliore di quella di lasciarsi andare
tra
le sue braccia in fioritura.
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