Vetro nelle Anime

Quante luci corrono all'impazzata,
tra vetro e vetro,
rapite dai cuori di carbone
senza ritorno.
Anime ribelli
in un silenzioso mondo,
nel letto dell'eterno,
beate tra i beati,
sognando la primavera
tra i pini in caduta.
Un sogno di diamanti grezzi
sferzati dal freddo
della natura inquieta,
senza far rumore
si cade
tra la morte
e il russare in corsa.
Sono un combattente irreale
nella mia reale identità,
chi sono io
per passare inosservato
nei vasti cieli infiniti?

Un salto di luce nelle ombre effimere
dal canto dell'angelo
alla morte del suono.
Le arpe ancora giocano
con i nostri capelli plumbei,
dove l'infinito mangia il finito
e lo scettro è posto
a capo del mondo.

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