Come
la fame che avanza
il
ladro giocondo crea
una
complicazione illusoria
agli
occhi degli schiavi.
Nella
terra dalle bocche avvelenate
e
nei suoi oscuri meandri,
le
grandi teste perfezionano
ciò
che di oscuro c’era
agli
albori dell’orologio.
Con
grande e sapiente studio
imbalsameranno
gli uomini
e
manovreranno i carri
per
attacar briga
verso
i tarli.
Lotte
s'innalzano
dagli
specchi d'acqua,
dalle
montagne grigie
il
cui veleno sale deforme,
e
negli alti cieli
vi
è un ombra
che
tutto copre.
L’inganno
mangia vivi
coloro
che pregano
false
e illusorie verità,
come
l’erba scura che cresce
dalle
bocche del tempo,
anch’esse
corrotte
per
le lancette che non contano più
ciò
che è eterno.
Per
le strade solo i ciechi
derubano
la natura
di
tutti i suoi averi.
Ma
chi ha vinto
nel
suo interno
non
troverà più posto
nelle
prigioni del mondo.
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