Si
sciolgano le candele
ai
bagliori lunari,
uno
sfogo tra le notti
in
procinto di abbagliare
i
lontani viaggiatori.
L'anima
brama la purezza, nella complicità
della
vita esuberante
tra gli
oscuri fossi.
Gli
occhi piangono di terrore,
di
futuro incerto
è la
matrice che vincola
le
spalle alla croce,
solo i
cigni sono liberi
in volo.
Violente
tempeste arrotolano l'uomo
sulle
alture dei peccati,
in una
tormenta di ricordi
tra
mille muri che ascoltano
solo se
stessi.
Il
divino è sceso
sulla
fronte degli uomini bianchi,
e i neri
passi
sono
l'ombra di chi ha visto
per
l'ultima volta
il
fosso.
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