Il cielo
non beve più
dalla
fonte infinita
dei
nostri pallidi occhi.
Chi si è
arreso
ha
mangiato il frutto
di un
albero sepolto
tra le
macerie
dei
denti dei bambini.
Chi
affonda nell'abisso
si è
già affogato
quando,
nella riva
ha osato
navigare
oltre il
proprio mare.
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