Discorsi
troppo enormi
per
piccole menti
nella
notte in cui volano
pensieri
funesti.
Chiediti
se sarai in grado
di
superare la sfera in cui sei,
se
avrai la forza di sfondare
le
pareti della tua camera.
Lontano
osservo
con
occhio magnetico
il
tuo metallo vivo.
Poiché
tu vaghi con l'occhio
in
una sola direzione,
è
lì che io piazzo una trappola.
Nell'etereo
divenire,
collocati
nella mente unita, tra spazio
e
tempo,
non
esisti,
se
non nell'eternità
in
cui tutto avviene.
E’
la distanza questa
tra
un’occhiata e una dolce attesa,
quella
delle proprie membra, a riposo
dentro
il grembo della madre.
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