Fiumi
lontani,
che si intrecciano
che si intrecciano
come
fili,
distendono
il verde
sulle
rose appassite,
nell’alto
cielo
un
immenso cerchio
luminescente
richiama
la naturale
pace
dei sensi.
Il
cerchio è la lucentezza eterna
che
tutto illumina,
è
la sponda di un pomeriggio
sotto
il sole estivo.
E’
qui che si asciugano i vestiti
che
i ricchi strappano
per
far passare i carri
trainati
dal nostro sangue.
Ma
i nostri passi
mai
cederanno
a
chi ostacola la fede
con
il furore dei lapilli,
nessuno
può ospitare
dentro
la sua anima
il
sole del mattino
e
quello della sera.
Il
mattino pone la corona,
la
sera pone il velo,
è
dunque ripida la scelta
che
l’uomo prende per forgiare
il
suo corpo di luminescenza
o
di tenebra.
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