Una
lunga corsa
verso le
dune argentate
dove le
anime si spogliano
e gli
albori rinascono.
Molte
fiabe furono perse
nel
ricordo dei giorni d'oro,
come il
fumo che si allontana
dalla
vecchia casa imbottita.
Bambini
con spade di cristallo
ed occhi
vitrei di amor,
urlano
nel cammino d'alabastro
contro
il fuoco divoratore.
Una
fiamma accesa
con il
dito di piombo,
mescolando
poi con il mercurio
si crea
uno scoppio d'argilla.
Un marmo
etereo, liscio,
non
lascia scampo
ai pesci
del mare d'ebano
che
fuggono impauriti
dalla
sua limpidezza.
Nella
lontananza delle nuvole
di
bianca purezza
si eleva
lo sguardo
delle
vergini madri.
Diamantiche
sponde
di un
mare d'ossa rosse
lasciano
i morti
seppellir
loro stessi.
Non si
può tenere a lungo,
sulla
schiena,
la
maestosità del cielo.
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