Fulmini
si accendono, nelle chiese
tutto
tace
come un
ronzio in lontananza.
Morte.
Terribili
percorsi portano
alla
porta ancestrale,
vecchie
lance
pugnalano
la terra.
Fuochi
che danzano nell'abisso
corrodono
il tempio
costruito
con la folgore.
Uomo che
entri nell'oscuro baratro,
la luce
potrai trovare
alla
fine della via.
E’ una
spaventosa prova
di fuoco
e fiamme,
accese
dai soli bianchi eterei
le mille
lune in avanzata.
Armature
caricate di piombo
tentano
di sfondare le arcane vie.
Inutile,
le mura
della città d'oro
affondano
in risata.
Assaltata
pure
la città
dal cielo.
Niente,
in
dissolvenza nell'abisso.
La carne
scompare,
la vita
si rinnova,
la morte
penetra,
il
saggio silenzio sa.
La via è
oscura,
le prove
difficili,
le
fatiche innumerevoli,
la
serratura invisibile,
ma la
porta si aprirà
al
cospetto del sigillo.
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