Ritorna
come un lampo
nella
notte dei pensieri
la luce
che trafigge
il passo
dell’oca.
Un dolce
lamento
nell'impossibilità
di oltrepassare
le
bianche sponde di sabbia,
perduto
il tempo
dei
giovani ladri,
quando
si lasciavano adombrare
di
vecchi stracci.
Una
vittoria amara tra le genti,
che con
sorpresa ambiscono
a vedute
troppo grandi
dell'albero
santo.
Ma sono
morti nelle loro parole,
promesse
al vento
nel
compimento del giro della luna.
Perduto
il loro tesoro
nel
pozzo del castello,
rubato
da un mercante ciarlatano,
promettitore
di sogni usurati
dal
tempo e della vecchiaia.
Con
profondo rammarico si tagliano
gli
ultimi fili del mondo
e la
notte scende
tra le
case sante.
E’ lì
che una luce
nasce
nuovamente,
è la
torcia che spaventa le bestie
e
rincuora gli dei
fatti
uomini.
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